Tuesday, 11 February 2014

Composer or Pasta?

Cliccate qui per accedere a un test che valuta la vostra capacita' di differenziare tra pasta e... compositori: http://www.classicfm.com/discover/music/composer-or-pasta-game/

Saturday, 19 October 2013

Thursday, 18 April 2013

Luca e Paolo e le donne

Uno sketch esilarante di Luca e Paolo tratto dalla trasmissione Che tempo che fa dell'8 aprile:

Wednesday, 27 February 2013

Wednesday, 30 January 2013

Una canzone dei Velvet - Boy Band

Se soffrite di stress magari questa canzone dei Velvet vi aiutera' a rilassarvi: Questo e' il testo:
Obiettivi di un'estate di esplosioni addominali E dovrei abbronzarmi un pò scatenarmi nei dance-floor eliminare le occhiaie... Manco di concentrazione Non ho volontà... Soffro lo stress (io) soffro lo stress sono stanco e fuori forma Suono in una boyband, suono in una boyband Mi manca il senso del pudore Soffro lo stress (io) soffro lo stress faccio un passo ed ho il fiatone Suono in una boyband, suono in una boyband Ci deve essere un errore Negativi di un'estate, io riprendo il mio colore E dovrei curarmi un pò modellare il fisico espressioni da migliorare... Vitamine a profusione Creme a volontà Soffro lo stress (io) soffro lo stress sono stanco e fuori forma Suono in una boyband, suono in una boyband Mi manca il senso del pudore Soffro lo stress (io) soffro lo stress faccio un passo ed ho il fiatone Suono in una boyband, suono in una boyband Ci deve essere un errore

Saturday, 19 January 2013

Monday, 31 December 2012

Ricordi di Mario Aurelio

Tratto dai Ricordi di Marco Aurelio, Libro X, tra il 170 e il 180 dopo Cristo:
Sarai dunque un giorno davvero buona, anima mia? e semplice e una e ignuda? e più visibile del corpo che tutta ti avvolge? Potrai dunque un giorno gustar condizione di pieno amore, di affetto immenso? E sarai davvero completa un giorno nella tua sazietà? con quello che oggi ti manca? Oh!… allora non desidererai più nulla, non cercherai più nulla, non cosa vivente, non inanimata cosa da cui attingere qualche godimento; non desidererai che ti sia concesso altro tempo, perché il piacere duri più a lungo, non opportunità di luogo, di spazio, di clima; non relazione e simpatie di compagni; bensì ti sentirai contenta della tua condizione presente, lieta di tutto quanto ti avviene. E infonderai in te persuasione che quanto possiedi, dagli Dei ti è concesso; e che tutto va bene, e che tutto anzi andrà bene, quello che agli Dei è caro e quello che intendono mandarti per dar salute a questo Vivente perfetto, buono, giusto e bello; questo Vivente che tutte le cose viene ingenerando e le contiene e le abbraccia e le raccoglie, via via che si dissolvono, per generazioni di simili altre. Sarai dunque davvero un giorno così? Un’anima capace di vivere in comune società con Dei e con uomini? un’anima che non conoscerà mai rimprovero, che non dovrà mai riceverne?

Saturday, 17 November 2012

Friday, 16 November 2012

Aldo Busi a Otto e Mezzo

L'intervista di ieri sera allo scrittore Aldo Busi, che Aldo Grasso definisce:
ricolmo di registri diversi, di osservazioni che squartano e di contraddittorietà gioiose, di atteggiamenti versatili, irrefrenabili e di perfidie psicologiche

Thursday, 15 November 2012

Saturday, 27 October 2012

Crozza diventa Schettino

Cliccate qui per vedere la trasformazione del comico Crozza nel comandante Schettino:

Friday, 19 October 2012

Proiezione di Deserto Rosso

Venerdi' 9 Novembre verra' proiettato Deserto Rosso nella sala 03MS01 (University of Surrey) alle 18.45.
Red Desert (Italian: Deserto rosso) is a 1964 Italian film directed by Michelangelo Antonioni and starring Monica Vitti with Richard Harris. Written by Antonioni and Tonino Guerra, the film is about a woman trying to survive in the modern world of cultural neurosis and existential doubt. "Red Desert," Antonioni's first colour film, is renowned for stunningly coloured industrial landscapes which express the unease, alienation, and vivid perceptions of the main character. Deserto rosso was awarded the Golden Lion at the 25th Venice Film Festival in 1964
.

Friday, 5 October 2012

Ho picchiato la testa

Cliccate qui per ascoltare il bel pezzo di Bobo Rondelli Ho picchiato la testa Ed ecco il testo:
Ho picchiato la testa, lasciatemi stare Non lo vedete? Non son più normale. Ho picchiato la testa, lasciatemi dormire Avvertitemi quando è pronto da mangiare. Ma se lei chiamerà mandatemela di qua. E' perchè son malato, tutti mi tormentano E' perchè son sbagliato, tutti ne approfittano. Andate in comune, chiedete la pensione così in questo stato non posso lavorare perchè ho picchiato la testa non sono più normale, non sono più capace di intendere e volere Ma se lei chiamerà mandatemela di qua. E' perchè son malato tutti ne approfittano E' perchè son malato tutti ne approfittano.

Saturday, 29 September 2012

Il ritorno di Montalbano

Montalbano torna sulla BBC4 con la seconda serie. Sono stati gia' trasmessi cinque episodi, ne rimangono ancora sette tra cui le Ali della Sfinge in onda questa sera. Maggiori informazioni sul sito della BBC4 http://www.bbc.co.uk/programmes/b01cbq6b/broadcasts/2012/09

Friday, 10 August 2012

Simply Italian

Cliccate su questo link per guardare i primi due episodi della trasmissione sulla cucina italiana Simply Italian, trasmessa da Channel 4: http://www.channel4.com/programmes/simply-italian/4od#3391456

Sunday, 24 June 2012

Fantozzi e la partita Inghilterra Italia

Non si scambiavano commenti... nel buio della sala correvano voci incontrollate pazzesche. Si diceva che l'Italia stava vincendo per venti a zero e che aveva segnato anche Zoff di testa su calcio d'angolo...

Tuesday, 12 June 2012

L'educazione sentimentale - I mostri

L'educazione sentimentale e' uno dei 20 episodi che compongono il film I Mostri ('63), uno dei film piu' belli di Dino Risi. Questo episodio fotografa in maniera tagliente e molto attuale il modo di pensare ed agire del furbo :

Ovidio - Il mito di Narciso

Questo testo racconta il mito di Narciso in una delle versioni piu' famose, quella tratta dal poema epico Le Metamorfosi del poeta Ovidio, nato in Abruzzo a Sulmona (43 A.C.-18):
Rimasta incinta, la bellissima ninfa partorì un bambino che sin dalla nascita suscitava amore, e lo chiamò Narciso. Interrogato se il piccolo avrebbe visto i giorni lontani di una tarda vecchiaia, l'indovino aveva risposto: "Se non conoscerà sé stesso". A lungo la predizione sembrò priva di senso, ma poi l'esito delle cose, il tipo di morte e la strana follia la confermarono. Di un anno aveva ormai superato i quindici il figlio di Cefiso e poteva sembrare tanto un fanciullo che un giovane: più di un giovane, più di una fanciulla lo desiderava, ma in quella tenera bellezza v'era una superbia così ingrata, che nessun giovane, nessuna fanciulla mai lo toccò. Mentre spaventava i cervi per spingerli dentro le reti, lo vide quella ninfa canora, che non sa tacere se parli, ma nemmeno sa parlare per prima: Eco che ripete i suoni. Allora aveva un corpo, non era voce soltanto; ma come ora, benché loquace, non diversamente usava la sua bocca, non riuscendo a rimandare di molte parole che le ultime. Questo si doveva a Giunone, perché tutte le volte che avrebbe potuto sorprendere sui monti le ninfe stese in braccio a Giove, quella astutamente la tratteneva con lunghi discorsi per dar modo alle ninfe di fuggire. Quando la dea se ne accorse: "Di questa lingua che mi ha ingannato", disse, "potrai disporre solo in parte: ridottissimo sarà l'uso che tu potrai farne". E coi fatti confermò le minacce: solo a fine di un discorso Eco duplica i suoni ripetendo le parole che ha udito. Ora, quando vide Narciso vagare in campagne fuori mano, Eco se ne infiammò e ne seguì le orme di nascosto; e quanto più lo segue, tanto più vicino alla fiamma si brucia, come lo zolfo che, spalmato in cima ad una fiaccola, in un attimo divampa se si accosta alla fiamma. Oh quante volte avrebbe voluto affrontarlo con dolci parole e rivolgergli tenere preghiere! Natura lo vieta, non le permette di tentare; ma, e questo le è permesso, sta pronta ad afferrare i suoni, per rimandargli le sue stesse parole. Per caso il fanciullo, separatosi dai suoi fedeli compagni, aveva urlato: "C'è qualcuno?" ed Eco: "Qualcuno" risponde. Stupito, lui cerca con gli occhi in tutti i luoghi, grida a gran voce: "Vieni!"; e lei chiama chi l'ha chiamata. Intorno si guarda, ma non mostrandosi nessuno: "Perché", chiede, "mi sfuggi?", e quante parole dice altrettante ne ottiene in risposta. Insiste e, ingannato dal rimbalzare della voce: "Qui riuniamoci!" esclama, ed Eco che a nessun invito mai risponderebbe più volentieri: "Uniamoci!" ripete. E decisa a far quel che dice, uscendo dal bosco, gli viene incontro per gettargli, come sogna, le braccia al collo. Lui fugge e fuggendo: "Togli queste mani, non abbracciarmi!" grida. "Possa piuttosto morire che darmi a te!". E lei nient'altro risponde che: "Darmi a te!". Respinta, si nasconde Eco nei boschi, coprendosi di foglie per la vergogna il volto, e da allora vive in antri sperduti. 36 Ma l'amore è confitto in lei e cresce col dolore del rifiuto: un tormento incessante le estenua sino alla pietà il corpo, la magrezza le raggrinza la pelle e tutti gli umori del corpo si dissolvono nell'aria. Non restano che voce e ossa: la voce esiste ancora; le ossa, dicono, si mutarono in pietre. E da allora sta celata nei boschi, mai più è apparsa sui monti; ma dovunque puoi sentirla: è il suono, che vive in lei. Così di lei, così d'altre ninfe nate in mezzo alle onde o sui monti s'era beffato Narciso, come prima d'una folla di giovani. Finché una vittima del suo disprezzo non levò al cielo le mani: "Che possa innamorarsi anche lui e non possedere chi ama!". Così disse, e la dea di Ramnunte assentì a quella giusta preghiera. C'era una fonte limpida, dalle acque argentee e trasparenti, che mai pastori, caprette portate al pascolo sui monti o altro bestiame avevano toccato, che nessun uccello, fiera o ramo staccatosi da un albero aveva intorbidita. Intorno c'era un prato, che la linfa vicina nutriva, e un bosco che mai avrebbe permesso al sole di scaldare il luogo. Qui il ragazzo, spossato dalle fatiche della caccia e dal caldo, venne a sdraiarsi, attratto dalla bellezza del posto e dalla fonte, ma, mentre cerca di calmare la sete, un'altra sete gli nasce: rapito nel porsi a bere dall'immagine che vede riflessa, s'innamora d'una chimera: corpo crede ciò che solo è ombra. Attonito fissa sé stesso e senza riuscire a staccarne gli occhi rimane impietrito come una statua scolpita in marmo di Paro. Disteso a terra, contempla quelle due stelle che sono i suoi occhi, i capelli degni di Bacco, degni persino di Apollo, e le guance lisce, il collo d'avorio, la bellezza della bocca, il rosa soffuso sul niveo candore, e tutto quanto ammira è ciò che rende lui meraviglioso. Desidera, ignorandolo, sé stesso, amante e oggetto amato, mentre brama, si brama, e insieme accende ed arde. Quante volte lancia inutili baci alla finzione della fonte! Quante volte immerge in acqua le braccia per gettarle intorno al collo che vede e che in acqua non si afferra! Ignora ciò che vede, ma quel che vede l'infiamma e proprio l'illusione che l'inganna eccita i suoi occhi. Ingenuo, perché t'illudi d'afferrare un'immagine che fugge? Ciò che brami non esiste; ciò che ami, se ti volti, lo perdi! Quella che scorgi non è che il fantasma di una figura riflessa: nulla ha di suo; con te venne e con te rimane; con te se ne andrebbe, se ad andartene tu riuscissi. Ma né il bisogno di cibo o il bisogno di riposo riescono a staccarlo di lì: disteso sull'erba velata d'ombra, fissa con sguardo insaziabile quella forma che l'inganna e si strugge, vittima dei suoi occhi. Poi sollevandosi un poco, tende le braccia a quel bosco che lo circonda e dice: "Esiste mai amante, o selve, che abbia più crudelmente sofferto? Voi certo lo sapete, voi che a tanti offriste in soccorso un rifugio. Ricordate nella vostra lunga esistenza, quanti sono i secoli che si trascina, qualcuno che si sia ridotto così? Mi piace, lo vedo; ma ciò che vedo e che mi piace non riesco a raggiungerlo: tanto mi confonde amore. E a mio maggior dolore, non ci separa l'immensità del mare, o strade, monti, bastioni con le porte sbarrate: un velo d'acqua ci divide! E lui, sì, vorrebbe donarsi: ogni volta che accosto i miei baci allo specchio d'acqua, verso di me ogni volta si protende offrendomi la bocca. Diresti che si può toccare; un nulla, sì, si oppone al nostro amore. Chiunque tu sia, qui vieni! Perché m'illudi, fanciullo senza uguali? Dove vai quand'io ti cerco? E sì che la mia bellezza e la mia età 37 non sono da fuggire: anche delle ninfe mi hanno amato. Con sguardo amico mi lasci sperare non so cosa; quando ti tendo le braccia, subito le tendi anche tu; quando sorrido, ricambi il sorriso; e ti ho visto persino piangere, quando io piango; con un cenno rispondi ai miei segnali e a quel che posso arguire dai movimenti della bella bocca, mi ricambi parole che non giungono alle mie orecchie. Io, sono io! l'ho capito, l'immagine mia non m'inganna più! Per me stesso brucio d'amore, accendo e subisco la fiamma! Che fare? Essere implorato o implorare? E poi cosa implorare? Ciò che desidero è in me: un tesoro che mi rende impotente. Oh potessi staccarmi dal mio corpo! Voto inaudito per gli amanti: voler distante chi amiamo! Ormai il dolore mi toglie le forze, e non mi resta da vivere più di tanto: mi spengo nel fiore degli anni. No, grave non mi è la morte, se con lei avrà fine il mio dolore; solo vorrei che vivesse più a lungo lui, che tanto ho caro. Ma, il cuore unito in un'anima sola, noi due ora moriremo". Dice, e delirando torna a contemplare quella figura, e con le sue lacrime sconvolge lo specchio d'acqua, che increspandosi ne offusca lo splendore. Vedendola svanire: "Dove fuggi?" esclama. "Fèrmati, infame, non abbandonare chi ti ama! Se non posso toccarti, mi sia permesso almeno di guardarti e nutrire così l'infelice mia passione!". In mezzo ai lamenti, dall'orlo in alto lacera la veste e con le palme bianche come il marmo si percuote il petto nudo. Ai colpi il petto si colora di un tenue rossore, come accade alla mela che, candida su una faccia, si accende di rosso sull'altra, o come all'uva che in grappoli cangianti si vela di porpora quando matura. Specchiandosi nell'acqua tornata di nuovo limpida, non resiste più e, come cera bionda al brillio di una fiammella o la brina del mattino al tepore del sole si sciolgono, così, sfinito d'amore, si strugge e un fuoco occulto a poco a poco lo consuma. Del suo colorito rosa misto al candore ormai non v'è più traccia, né del fuoco, delle forze, di ciò che prima incantava la vista, e nemmeno il corpo è più quello che Eco aveva amato un tempo. Ma quando lei lo vide così, malgrado la collera al ricordo, si addolora e ogni volta che l'infelice mormora 'Ahimè', rimandandogli la voce ripete 'Ahimè', e quando il ragazzo con le mani si percuote le braccia, replica lo stesso suono, quello delle percosse. Le ultime sue parole, mentre fissava l'acqua una volta ancora, furono: "Ahimè, fanciullo amato invano", e le stesse parole gli rimandò il luogo; e quando disse 'Addio', Eco 'Addio' disse. Poi reclinò il suo capo stanco sull'erba verde e la morte chiuse quegli occhi incantati sulle fattezze del loro padrone. E anche quando fu accolto negli Ínferi, mai smise di contemplarsi nelle acque dello Stige. Un lungo lamento levarono le Naiadi sue sorelle, offrendogli le chiome recise; un lungo lamento le Driadi, ed Eco unì la sua voce alla loro. Già approntavano il rogo, le fiaccole da agitare e il feretro: il corpo era scomparso; al posto suo scorsero un fiore, giallo nel mezzo e tutto circondato di petali bianchi.

Saturday, 9 June 2012

Sentinelle di montagna

Una riflessione sui paesini di montagna e le loro viuzze, scritto da un'amica che preferisce rimanere nell'anonimato:
Amo le viuzze dei paesini. La mia non è mai una semplice passeggiata o una curiosità turistica “mordi e fuggi”. In un vicolo cerco sempre la “full immersion” nell’Invisibile che – come Pollicino - lascia tracce per segnare il sentiero: una briciola di quà un altra di là, per proseguire con sicurezza verso il …ritorno/nuova/partenza. I “segnapercorso” sono elementi semplici e..di semplice identificazione: una lanterna - dei vasi di fiori e erbette povere - una fontanella in bronzo - dei gatti che inarcano il dorso - una tendina di pizzo antico alla finestra – le armonie cromatiche delle mura antiche - un arco di passaggio in penombra ..con finale di luce – una, due, tre seggiole impagliate disposte a cerchio – porte con battenti di bronzo con arco e chiave di volta – una rosa rampicante audace – una chiesetta sconsacrata ..tutte “penombre” di vivida luce. Le lanterne, che ora rischiarano di notte gradini sconnessi e abbandonati, solo qualche tempo fa davano luce ai piedi degli uomini che tornavano a casa dopo il lavoro, dove la sposa e i bambini li attendevano per la festa del ritorno serale. Il mio passo sfiora con il timore di chi ha paura di far male ai tanti giardinetti poveri che, distanziati solo da pochi gradini, innalzano ancora il piccolo/gran pavese dei loro colori e profumi, segno della voglia di vivere e della tenerezza dei pochi che sono rimasti. Le fontanelle in bronzo gocciolano ancora qualche stilla d’acqua che cadenzano il vivo silenzio. Una volta, erano luoghi privilegiati d’incontro dove le donne attingevano acqua, i passanti si dissetavano senza timore di ..essere intossicati, gli uomini giocavano una partita a carte mannaggiando i soliti santi e, per i giovani, era punto d’incontro dove si scambiavano giuramenti..

Tuesday, 5 June 2012

Una come te - Cesare Cremonini

"Una come te", bella canzone di Cesare Cremonini tratta dal suo nuovo album La teoria dei colori

Saturday, 2 June 2012

La preparazione alla maturita'

Lorenzo, alias Corrado Guzzanti, si prepara a sostenere gli esami di maturita' - in maniera non proprio matura - in questo episodio di Avanzi di inizio anni novanta:

Saturday, 26 May 2012

Statue danzanti

Una cara amica che preferisce rimanere nell'anonimato mi ha inviato una sua riflessione su una poesia di Alda Merini, candidata al premio Nobel per la letteratura 2001:
Io non ho bisogno di denaro, ho bisogno di sentimenti, di parole, di parole scelte sapientemente, di fiori detti pensieri, di rose dette presenze, di sogni che abitino gli alberi, di canzoni che facciano danzare le statue, di stelle che mormorino, all'orecchio degli amanti. Ho bisogno di poesia, questa magia che brucia, la pesantezza delle parole, che risveglia, le emozioni e dà colori nuovi, (Alda Merini)
Questo e' il suo commento:
Lo aveva già detto “Qualcuno” che “non si vive di solo pane ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio ” la poetessa lo conferma con la sua esperienza di vita, esperienza che è anche la nostra, che ognuno di noi ha vissuto o vive nella quotidianità delle ore. E’ un bisogno ancestrale proiettato nel cosmo. Nessun bene materiale “appaga” quanto un sentimento. Si può andare in giro in un mercato immenso dove si può disporre di somme infinite, comprare tutto quello che si desidera e scoprire che ..ci si sente più poveri di quanto si è entrati. Ogni bene che non è condiviso è povertà, anzi miseria nera. Tutti abbiamo il bisogno insopprimibile di tenerezza, di un moto del cuore dell’altro/a che alimenti la nostra voglia di vivere, che appaghi la sete d’infinito. Con originalità stupefacente la poetessa pensa ai fiori trasformati in pensieri d’amore e non viceversa, e continua con un elenco di un audacia poetica densa di incantante stupore. Le parole di cui abbiamo necessità non devono essere banali, ma scelte con la sapienza del cuore. Essendo poi fatti di carne e spirito, anche i nostri sensi non possono essere sempre traditi, SI all’astratto e all’invisibile, ma ogni tanto abbiamo bisogno di quei due cerchi luminosi chiamati occhi che cercano noi….solo noi, di una mano che stringa la nostra per costruire “la casa più piccola e più grande” che un uomo e una donna possano costruire insieme. I nostri sogni potrebbero trovare accoglienza in un albero tra scoiattoli, gnomi e monaci oranti. Le rose, splendore dei giardini sono bellissime, ma una umana presenza infinitamente più bella. Un “bouquet di Presenze” poi, ha un valore e una bellezza infinitamente più grande di uno di rose. C’è anche chi dona melodie ma …quale ?. Di musica bella anzi “divina” ne esiste quasi quanto le stelle, ma il genio poetico ne chiede una che …faccia danzare le statue. Chi ha mai visto una statua - emblema stesso dell’immobilità - …danzare. Beninteso è solo una metafora, ma è talmente calzante che, con gli occhi del cuore, riesce a farci vedere tutte le statue di cui abbiamo memoria… intrecciare danze . Poi vengono chiamate in causa… le stelle - “le tacite stelle” di Pascoli - che diventano messaggeri di parole d’amore appena sussurrate nelle orecchie sempre attente degli amanti.

La donna perfetta

La donna perfetta interpretata da Angela Finocchiaro nella trasmissione la TV delle ragazze, andata in onda sul finire degli anni ottanta

Sunday, 20 May 2012

Poesia di Cecco Angiolieri - S'i' fosse fuoco, arderei 'l mondo

Questa e' la poesia a cui si e' ispirato Corrado Guzzanti nelle vesti del poeta Robertetti. La poesia e' contestualizzata tra il 1200 e il 1300 e la presento sia in versione originale che nella traduzione in italiano moderno:
S'i' fosse fuoco, arderei 'l mondo s'i' fosse vento, lo tempestarei s'i' fosse acqua, i' l'annegherei s'i' fosse Dio, mandereil' en profondo s'i' fosse papa. allor sarei giocondo ché tutti cristiani imbrigarei s'i' fosse 'mperator, ben lo farei: a tutti taglierei lo capo a tondo. S'i' fosse morte, andarei a mi' padre s'i' fosse vita, non starei con lui: similemente faria da mi madre. S'i' fosse Cecco, com'i' sono e fui torrei le donne giovani e leggiadre: le zop[p]e e vecchie lasserei altrui.
---------------------------------------
se io fossi fuoco brucerei il mondo se io fossi vento, scatenerei la tempesta su di esso; se io fossi acqua, lo farei sprofondare; se io fossi il papa, sarei contento, perche' metterei nei guai tutti i cristiani. Se fossi imperatore, sai che farei? Taglierei la testa a tutti quelli che mi stanno intorno Se io fossi la morte, andrei da mio padre; Se io fossi la vita, fuggirei da lui; nello stesso modo farei con mia madre. Se fossi Cecco, come sono ed ero, prenderei le donne giovani e belle: e quelle brutte e vecchie le lascerei agli altri.

Fantozzi al ristorante giapponese

Le peripezie di Fantozzi al ristorante giapponese con la signorina Silvani

Friday, 11 May 2012

Sgarbi - cinque dipinti

Nel corso della trasmissione "Le Storie" di Corrado Augias, il critico d'arte Vittorio Sgarbi illustra cinque celebri dipinti di donne: "L'Annunciazione" di Antonello, "la danae" di Gustav Klimt, "la madonna dei pellegrini" di Caravaggio, "la leda e il Cigno" di Sodoma (Copia Leonardo), "Donna allo specchio" di Ferruccio Ferrazzi.

Le poesie di Brunello Robertetti

Corrado Guzzanti interpreta Brunello Robertetti intento nella recitazione delle sue poesie strampalate

Sunday, 6 May 2012

Fantozzi e l'assenteismo

Questo brano e' tratto da Fantozzi subisce ancora e si prende gioco dell'assenteismo nell'amministrazione statale pubblica:

Saturday, 5 May 2012

Intervista a Erri De Luca - Otto e Mezzo

Ecco un breve spezzone di un'intervista al poeta Erri De Luca sulla situazione dei suicidi in Italia dovuti alla recessione, purtroppo non disponibile per intero sulla rete:

Friday, 27 April 2012

Avanzi - La pubblicita'

Avanzi e' un programma di genere comico/satirico andato in onda negli anni 90. Ecco tre spezzoni in cui viene presa di mira la pubblicita' sui corsi di lingue ">

Wednesday, 25 April 2012

Fantozzi e la televisione

Cliccate su questo link per guardare un divertente spezzone che ha come protagonista Fantozzi schiavo della televisione:

Monday, 26 March 2012

Tattica e Strategia

Tattica e Strategia e' una delle poesie piu' famose del poeta uruguayano Mario Benedetti, figlio di immigrati italiani.

La mia tattica è guardarti

imparare come sei

volerti come sei

la mia tattica è parlarti

costruire con parole

un ponte indistruttibile

la mia tattica è rimanere nel tuo ricordo

non so come

né so con quale pretesto

ma rimanere in te

la mia tattica è essere franco

e sapere che tu sei franca

e che non ci vendiamo simulacri

affinché tra i due

non ci sia teloni

né abissi

la mia strategia è

invece

molto più semplice

e più elementare

la mia strategia è

che un giorno qualsiasi

non so con che pretesto

finalmente tu abbia bisogno di me.

Sunday, 26 February 2012

BandaBardò - Se mi rilasso collasso

Una canzone dei BandaBardò, gruppo fiorentino di rock e folk, il cui nome e' un omaggio a Brigitte Bardot



Attenziò
Concentraziò
Ritmo e
Vitalità
Devo dare di gas
voglio energia
metto carbone e follia
se mi rilasso, collasso
mi manca l'aria e l'allegria perciò...
Attenziò...
Odio il pigiama e vedo rosso
se la terra mi chiama non posso
restare chiuso fra quattro mura
ho premura di vivere perciò...
Attenziò...
Sto fermo un giro non passo dal via
piuttosto non gioco e vado via
fuori dal vaso fuori di testa
ho sempre un piede sul motore
Attenziò...

Friday, 10 February 2012

Stefano Maiuolo - La tragica verita'



Con la Tragica verita' Stefano Maiuolo partecipa al Festival di Sanremo di quest'anno. Ecco il testo della canzone:

Ora
sento arrivare
un’emozione, un’astuta illusione
riempirmi la vita, una piantagione immensa di cose
pericolose
che mi trasportano lungo un sentiero tortuoso
che tanto senso non ha. Ma cosa sarà?

e sarà intensa ma breve la soddisfazione
che a lungo potrà condurmi alla morte
che dico la sorte ha voluto così
e se sono qui è ora che aggiro,
non voglio soffrire.

Ora
sento partire
un pericoloso impulso che genera il cuore
mosso da tanta passione per la mia ancella
che ora sta in cella e un po claustofobrica è la repressione,
gli dà ossessione ma cosa sarà? Ma cosa sarà?

e sarà intensa ma breve la soddisfazione
che a lungo potrà condurmi alla morte
che dico la sorte ha voluto così e se sono qui

Ora che scorgo lontano la visione è schiarita,
ha tutto un perchè, sembra essere quasi diversi,
un po’ meno fessi e più forti di te
Di te che non hai alcun senso e distruggi la voglia
di avere un perché
Quando tutto a te sembra finito
è solo l’inizio del mio canto per te

e sarà lunga la vita nell’arte infinita
che un mondo potrà restituire l’immagine piena,
della verità, senza illusioni e le frustrazioni,
nuovo singolo e immagine di una giovane soluzione,
tragica rivoluzione
ma eccoci qua,
cosa sarà la verità?

Una poesia di Emanuel Carnevali - Quand' e' passato

Io pensavo fosse una lunga gita in barca

su un lago tranquillo: intorno i salici piangenti

lasciavano cadere nell'acqua le chiome, e fra quelle chiome,

i raggi che il sole andandosene, aveva dimenticato. Ma ora

che e' passato, so che era un fiume travolgente e fragoroso,

che distruggeva tutto, tutto. Nell'anima non mi e' restato che

un cespuglio, che oscilla e ondeggia al vento come i capelli di

una strega, che sibila, che maledice il vento come il braccio

spaventoso di una strega, ed e' ricordo

Il ritorno di Montalbano


Da sabato 11 febbraio ritorna l'ispettore Montalbano (ringrazio Elaine per la segnalazione!). Il primo episodio sara' Il ladro di merendine, qui di seguito trovate il link del sito della BBC 4 con tutti i dettagli:
http://www.bbc.co.uk/programmes/b01c6dsd

Wednesday, 1 February 2012

Un aforisma di Sant'Agostino

E vanno gli uomini ad ammirare le vette dei monti, ed i grandi flutti del mare, ed il lungo corso dei fiumi, e l'immensità dell'Oceano, ed il volgere degli astri... e si dimenticano di se medesimi

Men go abroad to wonder at the heights of mountains, at the huge waves of the sea, at the long courses of the rivers, at the vast compass of the ocean, at the circular motion of the stars, and they pass by themselves without wondering

Saturday, 21 January 2012

Casa in vendita





















Se qualcuno è interessato all'acquisto di questa proprietà situata a Gessopalena in Abruzzo mi scriva pure e fornirò maggiori dettagli, è in vendita per 105,000 euro o £85,000 sterline. Ecco alcuni dati in inglese:

Descrizione

large detached rustic house and outbuildings (former wine Inn) with a beautiful view of the mountains

3270 square meters' grounds

located in a beautiful secluded quiet area by the Abruzzo Mountains (7 kilometers)

654 meters above sea level

at 800 metres from the town of Gessopalena in the Abruzzo region

plenty of fresh air and proximity to the seaside (35 kilometers). The area's natural beauty spots include:

the river Aventino
the Sant'Angelo lake
the moutain chain Maiella
Romans excavations
the spectacular Cavallone grotto

at 1.15 hours distance from Pescara's International airport
















Se qualcuno è interessato ad acquistare questa proprietà situata a Gessopalena in Abruzzo mi scriva pure e fornirò maggiori dettagli, è in vendita per 95,000 euro ovvero circa £75,600 sterline

Wednesday, 21 December 2011

Letterina a Babbo Natale

Cliccate qui se volete sapere cosa chiede Luciana Litizzetto a Babbo Natale

Saturday, 17 December 2011

Discorso a una folla

Questa è la traduzione italiana di una poesia di Archibald McLeash dal titolo Speech to a crowd. La poesia originale in inglese la trovate cliccando su questo link:

http://books.google.co.uk/books?id=KI0ESFOvi5QC&pg=PA307&lpg=PA307&dq=%22speech+to+a+crowd+archibald+macleish&source=bl&ots=b4402wXxTh&sig=fkLwrmn3azmAihBaTaRmxJIbC3M&hl=en&ei=KE3nTpKgJYW68gO3-uWCCg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=9&ved=0CFgQ6AEwCA#v=onepage&q&f=false


Discorso a una folla

Ditemi, amici pazienti

Voi che attendete messaggi, da quale altra riva, da quale straniero

Di dove, era promessa la parola, chi doveva ammaestrarvi

Voi, che ascoltaste davanti a una mangiatoia

Che ascoltaste un tempo presso gli oracoli

Ora presso le transenne

Chi aspettate, chi credete vi spiegherà

Ascoltaste per migliaia d’anni, ancora nessuna risposta

Scrittori di lettere notturne a madonna a cuor solitario

Ortografi incerti, aprite gli occhi

Vi sono soltanto la terra e l’uomo

Ci siete solamente voi

Nessun altro è al telefono, nessun altro bisbiglia nell’aria

Nessuno se non voi, premerà il campanello

Nessuno sa, se voi non sapete

Avete occhi, e quello che i vostri occhi vedono, è

La terra che vedete è proprio quella che vi sta sotto gli occhi

Il sole è veramente ottimo

Le donne, sono veramente belle come le avete vedute

Guardate il mondo, il mondo che non conquistate mai

È proprio vero, che si può vivere nel mondo disattenti

Perché aspettate di leggerlo in un libro allora

Scrivetelo voi stessi, scrivete a voi stessi se è necessario

Dite a voi stessi che la terra è vostra, da prendere

In attesa di messaggi dalla tenebra, foste poveri

Il mondo fu sempre vostro

Soltanto, non volete prenderlo

Tuesday, 13 December 2011

Il punto di vista di un'italiana sui vestiti invernali degli inglesi

Leggete qui di seguito il punto di vista di Manuela Saragosa, che ha scritto questo interessante articolo (che condivido molto!) sui diversi usi e costumi di inglesi e italiani riguardo all'abbigliamento nella stagione invernale:

http://www.bbc.co.uk/news/magazine-16141184

Sunday, 13 November 2011

Endre Ady – Canto di liete esequie

Ciò che trascorre si fa brutto

nemmeno la tristezza è bella se è spenta.

Da lungo tempo odio il passato

e dico ai piagnoni

“Beato chi seppellisce con lietezza”.

Cessare è l’ordine della gioia

e trasmutarsi in nuove forme.

E senza fine vengono le gioie.

Tutto ciò che è, è vergine fresca.

Lascia la zitella dei ricordi

e libero e lieto afferra il presente.

Chi non è oggi, non è mai stato.

Ricordare è un peso da schiavi.

L’uomo libero dimentica e se ne va.

Sunday, 16 October 2011

Max - Paolo Conte



Max era Max
più tranquillo che mai,
la sua lucidità

Smettila, Max,
la tua facilità
non semplifica, Max.

Max
non si spiega,
fammi scendere, Max
vedo un segreto
avvicinarsi qui, Max

Blues in memoria

Fermate tutti gli orologi, isolate il telefono,
fate tacere il cane con un osso succulento,
chiudete i pianoforte, e tra un rullio smorzato
portate fuori il feretro, si accostino i dolenti.

Incrocino aeroplani lamentosi lassù
e scrivano sul cielo il messaggio Lui È Morto,
allacciate nastri di crespo al collo bianco dei piccioni,
i vigili si mettano guanti di tela nera.

Lui era il mio Nord, il mio Sud, il mio Est ed Ovest,
la mia settimana di lavoro e il mio riposo la domenica,
il mio mezzodì, la mezzanotte, la mia lingua, il mio canto;
pensavo che l'amore fosse eterno: e avevo torto.

Non servon più le stelle: spegnetele anche tutte;
imballate la luna, smontate pure il sole;
svuotatemi l'oceano e sradicate il bosco;
perché ormai più nulla può giovare.

W. H. Auden

Sunday, 25 September 2011

Tuesday, 20 September 2011

La caduta - Umberto Polignano

Io così bene stavo tra le stelle..

Poi..

Così come in un sasso

Sono inciampato nella vita

Ma per la vita:

Tu: Amore:

Io:

Io mai rimpiansi quel beato cielo

.....

Fummo nel sole presi da un frastuono

Già vita era ricordo Amore il pianto

«Un solo Amore?»

Dissero gli alati

«Sì un solo amore»

Rispondemmo in canto

«Era la vita con le sue bellezze»

Per la di noi tristezza piovve un anno

Tanto che mare fece mare terra

Tanto che il sole si chiamò miraggio

L’eternità passammo a raccontare

Agli angeli curiosi a noi a braccetto

Come potemmo morire d’un bacio

Noi uomini laggiù prede dei venti

tratto dal Canzoniere dell'Amore e dell'Inferno

Wednesday, 14 September 2011

Giorgio Conte - Gne gne

Ascoltate questa bella canzone di Giorgio Conte, molto orecchiabile ma anche pungente:



e queste sono le parole:

Io mi aspettavo, sai, da te

Una risposta "comme il faut"

E invece niente, invece, no

Un pugno in faccia era meglio, lo so



Io mi aspettavo, sai, da te

Qualocsa in più, qualcosa che

Non fosse una banalità

Non fosse il solito, scontato "bla bla"

Ti faccio i complimenti e

Ti lascio con i tuoi "bnè gnè"



Avevi tutto per piacer

Gambe sottili, un bel seder!

Occhioni azzurri, quasi blu

Un seno enorme, un viso d'angelo, tu

In ogni ambiente, un figuron

Sorrisi e invidie a profusion

"Ma che fortuna quello lì

Portarsi a letto una stangona così ..."

Ma la conversazione, ahimé!

Si riduceva a dei "gné gné"



Ti ho poi rivista alla TV

Dieci anni dopo, forse di più

Un calendario e sopra tu

Solite pose, un cliché déjà vu

"Postare nuda, ma perché?

E' stato imbarazzante o no?

Ci dica i suoi progetti .e..

Se all'orizzonte un fidanzato ora c'è..."


Una studiata pausa... e...

Lo hai seppellito di "gnè gne"

Tuesday, 13 September 2011

Una poesia di Umberto Polignano

Infanzia campagnola

Solo, io ero senza meta, erravo
mai tanto bella mi sembrò la vita
splendeva il sole, ero innamorato
il più bel giorno da che sono nato
mi dia un biglietto per il primo cielo
l’amore qua nel mondo non è vero
hai pensato all’amore, tu che hai gettato
l’amore tra le spine
andrai all’inferno e sarai dolente
’angelico e il maligno in te si danno il cambio
come sentinelle a notte tra la vita e la morte
un santissimo amore dal vangelo secondo me
ridi bacia il resto non è
il cuore batte
Il cuore è una puttana
se mi amasse darei la vita per un filo d’erba

Tuesday, 16 August 2011

Una poesia di Salvatore Quasimodo



ED E’ SUBITO SERA

Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera


Ognuno sta solo al centro del suo territorio o al centro della sua città, allorché è colpito dalla illusione della felicità, dal raggio del sole che subito tramonta, e arriva la morte che porta via la vita e cancella ogni cosa. È il tema della solitudine insita in ogni uomo. Ognuno è solo con se stesso, anche se vicino agli altri. La solitudine si affievolisce, ma non scompare quando l’uomo trova l’amore di una donna e l’amore dei figli. Ma anche nelle migliori condizioni possibili egli è sempre solo: se si ammala è lui a soffrire e se muore è lui a morire. Gli altri possono fare molto, possono lenire le sofferenze ma non debellarla e non possono salvarle dalla malattia o dalla morte. Ogni uomo è solo con se stesso mentre si illude di poter capire la vita e si inganna di afferrare la felicità. Subito arriva la morte che rapina ogni illusione e ogni felicità.

Scritta nel 1930

Sunday, 24 July 2011

Falsi amici - Leave

The verb to leave is only too often wrongly translated as partire or lasciare. For instance, many students fall into the trap of translating literally a sentence such as this:

I left home at 11
Ho "lasciato" la casa alle 11

This is wrong, as the verb lasciare has a narrower use in Italian. It is often used to convey the following meanings:

abandon = ha lasciato il marito

stop a sport/activity = ha lasciato il tennis

leave somebody on their own = ha lasciato solo il figlio per tutta la giornata

leave somebody with somebody else = ha lasciato la bambina con la zia

reserve/keep some food for somebody = ti ho lasciato una fetta di dolce

leave in inheritance = ha lasciato la casa ai figli

leave traces = lasciare le impronte sulla pistola

This is how you should translate leave in the sentence at the top:

I left home at 11 = sono uscito di casa alle 11

Saturday, 9 July 2011

Ginestre spinose - Gorse Bushes


Pubblico una poesia della mia studentessa Sara, originariamente in inglese e che poi tradotta in italiano:











Rampant colonist, marching across the ancient land
Blazing yellow swathes down to the sea
Dense and impenetrable, its spiny fingers
Stretch to the cluster of islands drowning in mist

Colonizzatore rampante, marcia attraverso l'antica terra
Con sfolgoranti fasce gialle verso il mare
Dense e impenetrabili, le sue dita spinose
Si allungano verso le isole che annegano nella nebbia

Friday, 1 July 2011

Three men go to Venice

I prime due episodi della serie della BBC, in cui tre volti noti della TV si improvvisano esploratori dell'Adriatico in rotta verso Venezia:

http://www.bbc.co.uk/i/b0125t4z/

http://www.bbc.co.uk/i/b012b2ls/

Alla sbarra con Danilo Restivo


Nel corso degli ultimi due mesi ho assistito Danilo Restivo nel mio ruolo di interprete per l'intera durata del processo tenutosi a Winchester che, come è noto, si è concluso con la sua condanna all'ergastolo. Cliccate su questo link per leggere un ottimo articolo di Tobias Jones, che riassume alla perfezione i punti salienti della vicenda:

http://www.guardian.co.uk/uk/2011/jun/29/danilo-restivo-murder-conviction-iceberg


Lo sketch è stato gentilmente messo a disposizione da Tony Serpini della Serpini Pictures, autore della maggior parte dei servizi su Restivo trasmessi da Canale 5. L'autrice del disegno è Priscilla Coleman.

Saturday, 18 June 2011

Preposizioni

Prepositions are a sticky point in Italian; which ones should you use, when, and when should you not use them? Let’s look at one common mistake:

Vengo da Francia

Here the preposition "da" is the right choice, but needs to be combined to the definite article:

Vengo dalla Francia (I come from France)

Another mistake:

Vorrei un libro per leggere in vacanza

In this type of sentence, what should be used is not "per" but "da":

Vorrei un libro da leggere in vacanza (I’d like a book to read on holiday)

Here are some more examples about that point:

A Londra ci sono molte cose da vedere
In London there are many things to see)

Oggi ho molte cose da fare
(Today I have many things to do)

In frigo non c'è molto da mangiare
(In the fridge there isn’t much to eat)

And here are some sentences where the preposition is either unnecessary, missing, wrong or incomplete:

Partirò al weekend prossimo
Partirò il prossimo weekend
I’ll leave next weekend

Giocare calcio
Giocare a calcio
To play football

Mi alzo all’otto
Mi alzo alle otto
I get up at eight

Di fronte del parco
Di fronte al parco
In front of the park

La partita finisce a le mezzogiorno
La partita finisce a mezzogiorno
The match finishes at midday

Torno alla casa domani
Torno a casa a domani
I go back home tomorrow

Sunday, 5 June 2011

I am going to..

I'm going to + verb should not be translated literally (in some cases). In French you would say: je vais + verb, in Italian such expression doesn't exist, unless of course what you mean to say is I am going from A to B, as in:

I’m going to Rome
Vado a Roma

Are you going to work today?
Vai a lavorare oggi?

I’m going to phone the police (if you are literally going from A to B in order to make the phone call)
Vado a telefonare alla polizia

If what you mean to do is signal a personal intention or make a prediction, do not use the verb “to go”. You should use instead the present tense, occasionally the future, or possibly the construction stare per + verb:

Today I’m going to throw away all my old clothes
Oggi butto tutti i miei vecchi vestiti
or
Oggi ho intenzione di buttare tutti i miei vecchi vestiti

When I grow up I’m going to be a pilot
Da grande farò il pilota

It is going to rain
Sta per piovere

I’m going to faint
Sto per svenire

Monday, 30 May 2011

L'omo e la scimmia


Una poesia di Trilussa in dialetto romanesco, che si abbina bene alla foto della mia scimmietta di peluche!

L' Omo disse a la Scimmia:
-Sei brutta , dispettosa:
ma come sei ridicola!
ma quanto sei curiosa!
Quann' io te vedo, rido:
rido nun se sa quanto!...


La Scimmia disse : - Sfido!
T' arissomijo tanto


e adesso la versione in italiano:

L’Uomo disse alla Scimmia: “Sei brutta, dispettosa ma come sei ridicola! ma quanto sei curiosa! Quando io ti vedo, rido: rido non si sa quanto!…” La Scimmia disse:” Sfido! T’assomiglio così tanto! “

Saturday, 21 May 2011

How to say "stop"!

To stop typically can be translated as smettere and fermare. There are of course other possible translations, but I'll concentrate on these two, which are the most common and also the most commonly mixed up. As it is impossible to single out a rule that categorically says when you should use one or the other, the best thing to do is provide some examples of usage, which will show that smettere tends to be used in a more generic and abstract manner than fermare:

Smettere

Devi smettere di fumare
You must stop smoking

Mi stai dando fastidio, smettila! (smettila here is a generic request to stop doing something)
You are annoying me, stop it!

Ha appena smesso di piovere
It has just stopped raining

Smetto di fare questo lavoro se non mi danno un aumento
I’ll stop doing this job if they don’t give me a rise

Fermare

Ferma la macchina, voglio scendere
Stop the car, I want to get out

Ferma la registrazione
Stop the recording

Fermarsi (reflexive)

Fermati, mi stai facendo male
Stop it, you are hurting myself (I’m asking you to physically stop what you are doing)

Fermatevi a dormire a casa nostra
Stop to sleep at our house (we can put you up for the night)

Tuesday, 10 May 2011

Proiezione di Io Sono l'Amore

















On Friday 20th May at 6.45 pm in the Griffith lecture theatre the following film will be screened:

I Am Love (2009)

The film, directed by Luca Guadagnino, follows a haute bourgeoisie family through changing times and fortunes, and its disruption by the force of passion. The cast is led by Tilda Swinton as Emma Recchi. Co-producers Swinton and Guadagnino developed the film together over an 11-year period.
The film premiered in the United States at the 2010 Sundance Film Festival, and premiered in both the Venice Film Festival and the Toronto Film Festival.
The title is taken from a line from the aria 'La Mamma Morta', which is explored in the film Philadelphia (starring Tom Hanks and Denzel Washington), a scene which Emma is watching while in bed with her husband, during the film. The film's soundtrack uses pre-existing compositions by John Adams.

Thursday, 5 May 2011

Two greedy Italians

Cliccate sul link sottostante per vedere un bel programma TV della BBC sui legami tra cibo e famiglia in Italia:


http://www.bbc.co.uk/i/b0110c5x/

Saturday, 30 April 2011

La notte in città

È bella di notte la città. C'è pericolo ma pure libertà. Ci girano quelli senza sonno, gli artisti, gli assassini, i giocatori, stanno aperte le osterie, le friggitorie, i caffè. Ci si saluta, ci si riconosce, tra quelli che campano di notte. Le persone si perdonano i vizi. La luce del giorno accusa, lo scuro della notte dà l'assoluzione. Escono i trasformati, uomini vestiti da donna, perché così gli dice la natura e nessuno li scoccia. Nessuno chiede conto di notte. Escono gli storpi, i ciechi, gli zoppi, che di giorno vengono respinti. È una tasca rivoltata, la notte nella città. Escono pure i cani, quelli senza casa. Aspettano la notte per cercare gli avanzi, quanti cani riescono a campare senza nessuno. Di notte la città è un paese civile.

tratto da Il giorno prima della felicità di Erri De Luca

Sunday, 17 April 2011

Food Programme 2

Cliccate qui per ascoltare la seconda puntata di Food programme, in cui viene esplorata la mafia in Sicilia e il modo in cui alcune imprese agro-alimentari hanno deciso di ribellarsi ai suoi tentacoli:

http://www.bbc.co.uk/iplayer/console/b0105rhg

Saturday, 16 April 2011

Metà o Mezzo?

Some students of mine, when talking about their nationality, tell me that they are "half and half", for instance half English and half French. They say: sono mezzo/a inglese e mezzo/a francese. I correct them and say: sono metà inglese e metà francese. It would sound even better to add a preposition and say: sono per metà inglese e per metà francese.

Sometimes metà and mezzo can be used interchangeably, but always bear in mind that metà is an accented word and is unchanged, whereas mezzo does change gender and number as necessary. Here are some sentences that show you various uses of both words. In the last example both are possible (to some extend):

Le posso fare lo sconto della metà del prezzo
I can give you a discount of half the price

Arrivati a metà strada, si è rotta la macchina

Arrived half-way through, the car broke down

Arriviamo tra mezz’ora
We’ll arrive in half an hour

È mezzo matto
He is half mad (he is a bit crazy)

a. Vuoi tutta la mela? Do you want the whole apple?
b. No, solo la metà No, only half
c. No, solo mezza No, only half (more colloquial)

Notice that "mid" tends to be translated as "metà":
metà marzo = mid March

Sunday, 10 April 2011

Proiezione di due film stranieri



On Monday 16th and Tuesday 17th May at 6.45 pm in the Griffith lecture theatre the following films will be screened:

Lunedì

El Orfanato (The Orphanage) 2007
Directed by Juan Antonio Bayona

Runtime time 1 hr. 45 min.
Genre: Drama, Horror, Mystery, Suspense

Laura purchases her beloved childhood orphanage with dreams of restoring and reopening the long abandoned facility as a place for disabled children. Once there, Laura discovers that the new environment awakens her son's imagination, but the ongoing fantasy games he plays with an invisible friend quickly turn into something more disturbing. Upon seeing her family increasingly threatened by the strange occurrences in the house, Laura looks to a group of parapsychologists for help in unravelling the mystery that has taken over the place


Martedì

Le gout des autres (The Taste of Others) 2000

Runtime time 112 minutes
Genre: Comedy, Drama, Romance

Factory owner Castella is trapped in an unhappy marriage with a wife who spends more time cluttering up their home with chintz than showing genuine affection. Frustrated and unloved, he falls madly in love with an actress in a local theatre production - who just happens to be the English teacher he fired a few days earlier.

Tuesday, 5 April 2011

Food Programme

Cliccate sul link per ascoltare la trasmissione di Radio 4 The Food Programme, in cui si parla del modo in cui l'Unificazione italiana ha influito (o meno ) sulle traduzioni culinarie in Sicilia

http://www.bbc.co.uk/i/zzn2f/

Monday, 4 April 2011

Festival del Cinema Italiano

Ringrazio Roger per avermi segnalato il festival del Cinema in corso in questo momento a Londra, fino al 10 aprile, presso i Riverside Studios di Hammersmith. Cliccate sul link sottostante per avere ulteriori informazioni:

http://www.riversidestudios.co.uk/cgi-bin/season.pl?f=Italian%20Cinema%20London

Saturday, 12 March 2011

Proiezione di Bellissima

On Friday 25th March at 6.00 pm in the Griffith lecture theatre there will be the screening of Bellissima, a 1951 neorealist film directed by Luchino Visconti

Runtime 115 minutes
Genre: Drama

Maddalena (Anna Magnani) is a screenstruck mother convinced of her daughter Maria’s (Tina Apicella) star potential. Dreaming of a better life for her family – as a means of escape from the struggles of everyday existence in working-class Rome – she invests everything, including her last penny, into the dream that her daughter will be discovered at an open casting. However, on overhearing the film crew’s candid assessment of her daughter’s audition (in what Variety described in 1952 as “one of the cruellest scenes ever filmed”) Maddalena is forced to reconsider her views on the film industry and its world of illusions.

Tuesday, 8 March 2011

Una citazione di Luigi Barzini

In the heart of every man, wherever he is born, whatever his education and tastes, there is one small corner which is Italian, that part which finds regimentation irksome, the dangers of war frightening, strict morality stifling, that part which loves frivolous and entertaining art, admires larger-than-life-size solitary heroes, and dreams of an impossible liberation from the strictures of a tidy existence

Friday, 4 March 2011

Livemocha

One of my best students, Douglas Corr, has recently sent me this email about Livemocha. His email was so thorough and the information so well explained that I thought it deserved to be reproduced "verbatim":

Dear Valeria,

I read about Livemocha in the buisiness pages of the Independent about 10 days ago, it was in an article about a business venture with Harper Collins.

It's roughly a sort of Facebook for language learning ( I think there are 35 languages!).

http://www.livemocha.com

It has free functionality as well as stuff that you have to pay for. I have been investigating the free functions for Italian and German. It seems to me to be suitable for beginers up to around the level of our class, but I think there is possibly unlimited potential for conversation.

Basically there are:

* Written exercises
* Spoken exercises
* Flip cards
* Chat

The written and spoken exercises are marked by native speakers who are other learners and who select which ones they mark; this means you are not guaranteed to get your work marked (but see friends below).

You improve your status on the site by doing exercises and by marking exercises - you get a score and various awards.

To make progress you need to find others learning English so that they can help you and you can help them in return - these people become your friends. This helps you to get your things marked. So I tried to find Italians and Germans learning English, and I now have 12 friends! I marked so much stuff last week I became English Tutor of the Week! This will help to ensure that my requests to be a friend don't get rejected. I have had some very kind encouraging comments from people...

I haven't tried the Chat yet (with microphone); this seems to me to be potentially the most useful -although a bit daunting to start... My objective is to try this out before the end of March.

There seems to be a vast number of people from all countries learning English, especially from China, Portugal, Brazil, Spain, Roumania and Russia. There is a much smaller number learning German and less still learning Italian.

I'm sure you will find this an exciting learning tool for students.

Sunday, 20 February 2011

Is the subjunctive on its way to extinction?

My answer to this question is a resounding no. The subjunctive, the mood of uncertainty and politeness, is still very much in use in the Italian language, particularly in formal and written register, and to some extent it separates out those who have had a good education from those who haven't (but it must be stressed that Italians don't always get it right, and even when they are highly educated, they might intentionally choose to replace it with the indicative (penso che sia becomes penso che è), to sound more natural and less aloof). Leaving aside socio-linguistic considerations, one of the main reasons why the subjective is sometime perceived as awkward is that the first three persons of the singular form are identical, which can lead to ambiguity. For instance:

Vorrei che faccia come dico io

can be translated as I’d like you to do as I say

or

I’d like he/she to do as I say.

The only way to get round this ambiguity (if the context doesn’t help) is to add the subject pronoun:

Vorrei che tu faccia come dico io
Vorrei che lui/lei faccia come dico io

There are cases in which the subjunctive can’t be avoided, for instance after the word affinchè. But of course it's also quite easy to avoid saying affinchè and therefore avoid the subjunctive altogether. This is typical of spoken Italian where, for convenience of use and speed, the imperfect subjunctive is often replaced by the imperfect of the indicative:

Franco pensava che il treno arrivasse in ritardo (subjunctive - formal/written language)
Franco pensava che il treno arrivava in ritardo (imperfect - informal/spoken language)

Tuesday, 25 January 2011

Carpets and walls

Many houses in the UK have carpets, but this is very rare in Italy. That's probably why we had to borrow the French word la moquette to indicate the carpet. I’ve noticed that the vast majority of students, when looking to translate carpet, resort to tappeto, perhaps because they are misled by their dictionary. But tappeto means rug not carpet! Unless what you are trying to convey is something slightly less mundane such as: carpet of leaves = tappeto di foglie.

And did you know that the walls in a house are called pareti?

Appendiamo il quadro su quella parete
Let’s hang the painting on that wall

La parete is an internal wall within a house or a building, which has been properly done up and decorated. Il muro is a much more generic expression which refers to any wall, in or out of a building. If the wall is a big one, for instance the one surrounding an old town, than it becomes feminine (and it is only used as a plural):

Le antiche mura della città
The ancient walls of the town

The big wall in China is la (grande) muraglia cinese

Saturday, 22 January 2011

Proiezione di Mar Adentro

On Tuesday 8th February at 6.45 pm in 03MS01 there will be the screening of the Spanish film Sea Inside (Mar Adentro - 2005) by Alejandro Amenábar

Runtime 126 minutes
Genre: Biography / Drama

More information about the film can be found on this link:

http://www.bbc.co.uk/films/2005/02/01/the_sea_inside_2005_review.shtml

Tuesday, 18 January 2011

Un'altra comunicazione di servizio!

The screening of the film Io non ho paura has been rescheduled for Friday 4th February at 6.45 pm (all other details stay unchanged).

Saturday, 15 January 2011

Comunicazione di servizio!

Unfortunately the DVD player in the Management lecture theatre isn't working at the moment so I'll have to cancel my film screening scheduled for the 19th of January. There will be a new post once the film has been rescheduled.

Tuesday, 11 January 2011

Falsi amici

Should subject be translated as soggetto? It really all depends what you are trying to say. If the subject you are referring to is a grammar concept, than by all means. But if what you are referring to is "topic", than the answer is no, in that case the translation is argomento:

Let's change the subject
Cambiamo argomento

If the subject you have in mind indicates what you study at school or university, for instance mathematics, history etc. than the right translation is materia.

Che materie studi all’università?
What subjects are you studying at University?

Another extremely common false friend is classe, instead of lezione: “I'm going to my Italian class tonight", should not be translated as "Vado a classe di Italiano stasera". You should say instead “Vado a lezione di italiano”. Classe, in a school context, indicates a classroom or a grouping of students by age, level or subject.

Let’s not forget about unfortunately, or sadly, which tend to be translated as “tristemente”. And sadly this is wrong most of the time.. “Tristemente” in Italian is only used to indicate a really sad state of affairs. And when I say “sad”, I mean “weeping sad”. In most cases, it's unlikely the word you are going to need is “tristemente”, so better opt for purtroppo:

Sadly / unfortunately
I was forced to leave a job I really loved
Purtroppo sono stato costretto a lasciare un lavoro che mi piaceva molto

Saturday, 8 January 2011

Un commento di Aidan Marks

Pubblico un commento inviatomi da Aidan Marks, che mi ha contattato dopo aver letto il mio libro in Australia. Lo ringrazio caldamente per le sue parole di apprezzamento.

> I just finished reading your book, 50 Ways to Improve Your Italian and
> wanted to thank you for putting together a clear and concise reference
> that answered many of the questions that have come up during my first
> year of Italian study, especially the more subtle ones.
>
> Additionally, I would like to mention that you were able to explain
> certain things that even our experienced native teacher (who speaks very
> fluent english for over 25 years) could not. I suspect that your high
> proficiency in english had a lot to do with it.
>
> Naturally I will be recommending your book to others in my class here in
> Sydney, Australia. I hope that you plan to continue formalising more of
> your knowledge and experience into future books. Just in the area of
> grammar alone, I have five of them written in english and none of them
> are very satisfactory. It is a constant game to find answers.
>
> Once again, thank you for taking the time to put this book together.

Tuesday, 4 January 2011

Proiezione di Io non ho paura

On Wednesday 19 January at 6.45 pm in 03MS01 there will be the screening of the Italian film Io non ho paura (2003)by Gabriele Salvatores

Runtime 108 minutes
Genre: Crime / Drama

In southern Italy, Michele, a bright ten-year-old boy, finds a filthy, incoherent boy chained in a cellar hidden outside his village, but fears to speak of it. Putting together what he learns from television, he begins to connect the boy, his own impoverished parents, and a series of unexplained visiting strangers, with a high-profile kidnapping that has the entire nation on edge.

Seats allocated on a first come, first served basis

Saturday, 1 January 2011

Una Filastrocca di Capodanno di Gianni Rodari

Fammi gli auguri per tutto l'anno:

voglio un gennaio col sole d'aprile,
un luglio fresco, un marzo gentile,

voglio un giorno senza sera,
voglio un mare senza bufera,

voglio un pane sempre fresco,
sul cipresso il fiore del pesco,

che siano amici il gatto e il cane,
che diano latte le fontane.

Se voglio troppo non darmi niente,
dammi una faccia allegra solamente

Rick Stein's Taste of Italian Opera

Un altro programma interessante della BBC4, nel quale si analizza il ruolo che ha svolto il cibo nella creazione dell'Opera:

http://www.bbc.co.uk/i/sm1g0/

Tuesday, 28 December 2010

Italian noir

Cliccate qui per vedere un bel programma di BBC 4 sulla storia del cinema e della fiction italiana che ruota intorno al tema della criminalità:

http://www.bbc.co.uk/i/wwlll/

Monday, 20 December 2010

The good, the bad and the ugly

Have you noticed that buono (good) is often translated as "bravo" in Italian? Bravo is a multi-faceted word with a variety of meanings, for instance: skilled, clever or well-behaved: It is of course also used to show our delight at a show or performance (and should always agree in gender and number): Bravo! Brava! Bravi! Brave!

Two good singers = due bravi cantanti / due cantanti bravi
A very good doctor = una dottoressa molto brava
A very good child = un bambino molto bravo/bravissimo

Notice that when buono (singular only) is put before a noun, in strict grammatical terms it should follows the same rule as the indefinite article. In fact, nowadays this doesn't always happen, as buon tends to be used instead:

Uno studio
Un buono studio/Un buon studio

Un pranzo
Un buon pranzo

If you have a bad knee don’t say: ho un brutto (ugly) ginocchio or ho un cattivo ginocchio.......

You can’t translate bad literally and need to find a different turn of phrase to describe that or similar illnesses or conditions. If what you mean is that your knee hurts, you could say: “mi fa male il ginocchio”.

Sunday, 19 December 2010

Il panettone

Cliccate qui per ascoltare il programma The Food Programme, dove si parla della storia e della produzione del panettone:

http://www.bbc.co.uk/i/wntyn/

Thursday, 16 December 2010

Vita e morte a Pompei

Cliccate sul link sottostante per vedere la trasmissione su Pompei andata in onda pochi giorni fa sulla BBC4 (disponibile per un tempo limitato!):

http://www.bbc.co.uk/i/wqfcx/

Tuesday, 14 December 2010

Natale italiano

Cliccate qui per poter leggere un articolo della BBC sugli usi e costumi degli italiani a Natale:

http://www.bbc.co.uk/languages/christmas/italian/

Friday, 26 November 2010

Titles in politics

If you have a look at the Italian press or listen to the news, you’ll notice that politicians and other personalities are all referred to by their surname or by name and surname: no title such as signor or signora is added. If a politician is a minister, you may notice the word Ministro, in front of a surname, or the word Onorevole for a member of the Camera (the chamber of deputees). Senatore is reserved to members of Senato:

Il ministro Germini
L’onorevole Biondi
Il senatore Andreotti

The prime minister is usually referred to as "il premier” + their surname, for instance: il premier Berlusconi

The president of the republic is commonly referred to "Presidente della Repubblica" or “Presidente + surname”. Occasionally he is simply addressed by surname (particularly after he has already been called “Presidente” at least once the beginning of the report). His wife is normally addressed to as "signora" + "christian name:

Il presidente Napolitano ha visitato il luogo del terremoto. Napolitano ha poi incontrato i familiari delle vittime.
President Napolitano visited the earthwake site. He then met the victims’ relatives.

Il presidente Ciampi e sua moglie, la signora Franca
President Ciampi and his wife, Mrs Franca

Thursday, 11 November 2010

IN

generates many mistakes in Italian. In particular when students put this preposition in front of towns and cities and say for instance in Roma instead of a Roma, in Parigi, instead of a Parigi.

Another mistake is due to the fact that we use in English to project ourselves in the future– I’ll phone you IN ten minutes – , we’ll come back IN a week – When this happens, the Italian translation of in is tra or fra. These two words can be used interchangeably but in this case they don’t mean at all “between”: ti telefono tra dieci minuti means that at the end of the ten minutes’ period (more or less), I will ring you.

Notice that “within” is translated as “entro”:

The milk has to be drunk within a week:
Il latte deve essere bevuto entro una settimana

There are of course many other cases in which in can be left as it is. For instance, if what you need to say is along these lines, than you do need a literal translation:

In less than 10 years the price of housing as gone up by 30%

In meno di 10 anni il prezzo delle case è aumentato del 30 %.

Thursday, 4 November 2010

On the subject of subjects

The most common subject pronouns in Italian are: io, tu, lui, lei, noi, voi, loro. These are the pronouns you are most likely to need. There are a few more that you still occasionally might come across. I say occasionally as they are relegated to formal and written style. The most important are egli (he) and esso / essa (it), essi / esse (them).

You might come across egli in a religious or ancient text - but if you were to use it nowadays you would sound extremely pedantic and unnatural: a relict from ancient history! Esso and its variants are a bit more resistant to natural extinction, but tend to be confined to bureaucratic and formal registers. Therefore, a sentence such as the one below is utterly and completely wrong (it’s an extract from an email one of my students sent me – a self-confessed user of machine translation!):

Sono stato in Italia in vacanza. Esso è stato meraviglioso (sbagliato!)
Sono stato in Italia in vacanza. È stato meraviglioso
(giusto)
I have been on holiday in Italy. It was wonderful


Some examples of correct use of esso:

Ecco la lettera e il documento ad essa allegato

Here is the letter and the document attached to it

La biblioteca contiene oltre 10 000 volumi. Molti di essi sono stati restaurati

The library has over 10,000 books. Many of them have been repaired

Qui c’era l’antica città. Su di essa è stata costruita la città nuova

Here there was the old town. On it was built the new one

Tuesday, 2 November 2010

Proiezione di Pranzo di Ferragosto

At the University of Surrey on Monday 6th December at 6.45 pm in 03MS01 there will be the screening of the Italian film "Pranzo di Ferragosto". Details as follows:

Pranzo di Ferragosto (Mid-August Lunch) - 2008

Runtime 75 minutes
Genre: Comedy / Drama

An impoverished man agrees to take care of three elderly women for two days in August as a favour to his landlord.
A rare example of sophisticated Italian comedy with excellent acting. Winner of the Future Golden Lion in Venice and Satyajit Ray Award at the London Film Festival in 2008

Seats allocated on a first come, first served basis. There will be a presentation before the screening and a discussion afterwards

Thursday, 21 October 2010

Si parla di lingue straniere alla radio

Cliccate qui per ascoltare un'interessante intervista radiofonica tenuta proprio questa mattina dalla mia collega Sieglinde Ward sul tema delle lingue straniere e degli errori che si ripetono:

http://www.bbc.co.uk/iplayer/episode/p00bl7vv/Surrey_Breakfast_with_Nick_Wallis_21_10_2010/

L'intervista la trovate verso la fine, intorno al punto 2.42

Saturday, 16 October 2010

Proiezione di un film francese

Just a reminder that on Wednesday 10 November at 6.45 pm in 03MS01 the following French film will be screened at the University of Surrey:

Paris (2008)

by Cédric Klapisch with Juliette Binoche and Roman Duris

Runtime time 125 minutes

Genre: Comedy, Drama, Romance

Pierre, a professional dancer, suffers from a serious heart disease. While he is waiting for a transplant which may (or may not) save his life, he has nothing better to do than look at the people around him, from the balcony of his Paris apartment. When Elise, his sister with three kids and no husband, moves in to his place to care for him, Pierre does not change his new habits. And instead of dancing himself, it is Paris and the Parisians who dance before his eyes

Seats allocated on a first come, first served basis. There will be a presentation before the screening and a discussion afterwards