Saturday 17 December 2011

Discorso a una folla

Questa è la traduzione italiana di una poesia di Archibald McLeash dal titolo Speech to a crowd. La poesia originale in inglese la trovate cliccando su questo link:

http://books.google.co.uk/books?id=KI0ESFOvi5QC&pg=PA307&lpg=PA307&dq=%22speech+to+a+crowd+archibald+macleish&source=bl&ots=b4402wXxTh&sig=fkLwrmn3azmAihBaTaRmxJIbC3M&hl=en&ei=KE3nTpKgJYW68gO3-uWCCg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=9&ved=0CFgQ6AEwCA#v=onepage&q&f=false


Discorso a una folla

Ditemi, amici pazienti

Voi che attendete messaggi, da quale altra riva, da quale straniero

Di dove, era promessa la parola, chi doveva ammaestrarvi

Voi, che ascoltaste davanti a una mangiatoia

Che ascoltaste un tempo presso gli oracoli

Ora presso le transenne

Chi aspettate, chi credete vi spiegherà

Ascoltaste per migliaia d’anni, ancora nessuna risposta

Scrittori di lettere notturne a madonna a cuor solitario

Ortografi incerti, aprite gli occhi

Vi sono soltanto la terra e l’uomo

Ci siete solamente voi

Nessun altro è al telefono, nessun altro bisbiglia nell’aria

Nessuno se non voi, premerà il campanello

Nessuno sa, se voi non sapete

Avete occhi, e quello che i vostri occhi vedono, è

La terra che vedete è proprio quella che vi sta sotto gli occhi

Il sole è veramente ottimo

Le donne, sono veramente belle come le avete vedute

Guardate il mondo, il mondo che non conquistate mai

È proprio vero, che si può vivere nel mondo disattenti

Perché aspettate di leggerlo in un libro allora

Scrivetelo voi stessi, scrivete a voi stessi se è necessario

Dite a voi stessi che la terra è vostra, da prendere

In attesa di messaggi dalla tenebra, foste poveri

Il mondo fu sempre vostro

Soltanto, non volete prenderlo

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